FRAMMENTI D'ARTE 2015


"Rosarno e la tariffa della Scafa" condotta da Giovanni Quaranta 11 aprile



Rossana Rossomando "Scherzando si dice la verità" 18 aprile



"Ghigo la mano della marionetta" di Felice Diego Licopoli  9 maggio



"I Falsi Miti nell'Arte" a cura del Maestro Mario Brigante 16 maggio 

Continua il successo dei salotti letterari di MedmArte  che ha visto impegnato in questa quarta tappa il Maestro Mario Brigante personaggio di spessore del mondo della pittura Calabrese, e non solo. A coadiuvare il salotto, oltre alla Presidente Ambra Migliorazzi, c'ha pensato anche la Presidente del Rotary Club Reggio Calabria Est Avv. Genoveffa Scordo che, oltre ad introdurre la serata con la presentazione del Maestro, ha dato ampio spazio ai lavori svolti dal Rotary Reggino impegnato con un progetto finalizzato al recupero dei ragazzi autistici mediante “La locanda delle tre chiavi” progetto fortemente voluto per ridare dignità ai ragazzi autistici dando loro la possibilità di esprimersi in modo pratico e utile. Presente in sala anche Diego Felice Licopoli , l’autore del libro “Ghigo la mano della marionetta “ protagonista del precedente salotto di MedmArte, intervenuto anch’esso sulla tematica dell’autismo. Una volta data la parola al Maestro Brigante, l'intervento non ha visto molti intermezzi o interruzioni. E' stato un viaggio nel mondo dell'arte, dei miti dell'arte e, a detta dello stesso, della falsa arte. Un viaggio, per l'appunto, attraverso la logicità e l'illogicità delle opere d'arte. L'analisi del Maestro, personale, e anche per certi versi discutibile, ha un che di logico analizzando le molte opere “famose” dal punto di vista tecnico e pratico. Il Maestro ha parlato per più di un'ora senza mai perdere il filo del discorso nonostante alcuni dei presenti, non trovandosi d'accordo su alcune analisi del Maestro, abbiano palesato il loro punto di vista. Al di là delle vedute più e meno personali o condivisibili su determinate opere e artisti si evince molto bene il messaggio del Maestro. Cioè che spesso il mito dell'arte e mistificato da interessi mirati a creare un mito basando il tutto su un ritorno prettamente economico speculativo lontano dal vero senso dell'arte e del bello. Sia esso del passato che odierno. Il Maestro Brigante e l’Avv. Scordo subito dopo aver ricevuto gli attestati di partecipazione e benemerenza hanno potuto ascoltare la Voce della splendida Italia Marangoni accompagnata della madre Enza Arena per poi avviarsi ed intrattenersi con gli immancabili brindisi di casa MedmArte. Secondo Noi di MedmArte a mettere d'accordo gli artisti c'è solo il senso del bello. Ma anche questo è soggettivo!



Rosarno e la Chiesa dell'Immacolata condotta dall'Archeologa Dott.ssa Cristiana La Serra 23 maggio

Inarrestabile il successo dei Salotti Letterari a cura dell?Associazione  MedmArte presieduta dalla Presidente Ambra Miglioranzi che anche per il quinto appuntamento ha saputo scegliere un lavoro magistralmente interpretato. Autrice Dott.ssa Cristiana  La Serra. La sala “Leonardo Da Vinci” è stracolma di ospiti che non hanno potuto resistere al richiamo del titolo “Rosarno e la Chiesa dell'Immacolata”. Numerosi gli studiosi accorsi per dare il proprio contributo ed applaudire il bellissimo lavoro dell?archeologa Cristiana dove gli stessi hanno potuto apprendere aspetti nuovi, storici e archeologici di un'area poco conosciuta dal punto di vista storico-medioevale. L'arduo compito di presentare la preparatissima autrice è toccato al Prof. Ugo Verzì Borgese, noto studioso e autore di innumerevoli e pregiate opere alcune delle quali riguardanti la Chiesa in oggetto. Introdotto il lavoro è stata la volta dell' archeologa che, coadiuvata da diapositive, è forte di una preparazione come pochi, e con la testimonianza dell' Ing. Francesco Morabito Direttore dei lavori all'epoca degli scavi, ha spiegato passo per passo luoghi, reperti, ritrovamenti e aspetti funerari altrimenti sconosciuti. Oltre ai cenni di natura storica dei reperti, catalogati in varie epoche antiche (fino al 1300), molto interessante è stato l'argomento dei resti delle inumazioni rinvenuti durante gli scavi. Ritrovamenti avvenuti in aree diverse ma non molto distanti tra di loro e con moltissime similitudini. Impossibile descrivere in poche righe la serata di oggi come impossibile è riportarne tutti i contenuti ma possiamo certamente affermare che è' stata una fortuna di tutti i presenti aver potuto attingere direttamente dall'autrice notizie relativamente nuove, anche se inedite, su un aspetto di Rosarno che in molti ignoravano. Tra gli studiosi, si segnala la presenza del Sig. Giovanni Quaranta Socio della Deputazione di Storia Patria che ha presentato “Rosarno e la tariffa della Scafa”al primo dei salotti 2015. Il Prof Giovanni Russo Direttore della biblioteca di Polistena già ospite protagonista dei Salotti Letterari e , non ultimo, la graditissima presenza del Parroco Don Pino Varrà che ha dato anch'esso un contributo alla serata “svelando” il suo desiderio.. quello di dare degna sepoltura agli inumati rinvenuti nella campagna di scavi. Proposta che i presenti hanno accolto e applaudito. Da segnalare a margine dei lavori l'impegno dell'associazione “MedmArte ” di ridare alla cittadinanza la possibilità di fruire delle bellezze sotterranee mediante un progetto finalizzato alla valorizzazione di alcune aree urbane. Ci si avvia all'ormai consolidato rito degli attestati di benemerenza e della consegna del quadro della collana “Venezia e il suo carnevale” a cura della Pres. Miglioranzi. Il salotto vi da appuntamento per Sabato 30 Maggio alle 18.00 con “come un fiume in piena” le poesie di Rocco Polistena, a cura dell' Associazione Geppo Tedeschi.

 




"Come un fiume in piena" la poesia di Rocco Polistena , 30 maggio

Archiviato anche il sesto  appuntamento dei dieci  in programma dei Salotti Letterari a firma della MedmArte  dove la Presidente Ambra Miglioranzi mette a segno un'altro successo. Quello di aver dato una anticipazione della silloge poetica prima della sua presentazione ufficiale che si terrà sabato 6 Giugno. Segno, questo, che i Salotti Letterari sono punto di approdo e di trampolino per molte opere inedite. L'autore, il Poeta Rocco Polistena, nato alle pendici dell'Aspromonte a Lubrichi è brillante studente in Giurisprudenza, è stato introdotto e presentato da Antonio Roselli anch'esso studioso e giovane scrittore, e dalla   Poetessa Maria Frisina Presidente dell’Associazione Geppo Tedeschi e  autrice di innumerevoli  opere letterarie . Nel corso del Salotto la Frisina ha  interpretato La sillogi dell’Autore,  dal titolo controverso “un Uomo qualunque”, editore ( Città del Sole Edizioni 2015). Il contenuto dell'opera, esposto nella sua forma e controversa interpretazione, hanno “spaccato” in due le opinioni dei tanti presenti intervenuti al Salotto Letterario lasciando spazio ad interpretazioni personali, emotive e non ultime interpretative. Cercando di carpire, carpire e/o di estorcere il sentimento del poeta senza però riuscire ad entrare nell'ego dello stesso che comunque ama definirsi nell'opera “un Uomo qualunque”.. Certamente di qualunque il giovane poeta non ha nulla... nulla al caso , cravatta finta compresa, in ossequio agli intervenuti, se non la scrittura di getto con il quale il poeta intende trasmettere al mondo i suoi sentimenti e la sua visone. Vari gli interventi che hanno caratterizzato la serata durante la lettura di alcune poesie accompagnati con i “soliti” intramezzi musicali e canori. Un'ultima poesia accompagna tutti verso la fine della serata e alla consegna degli attestati di benemerenza nonché la donazione dell'opera pittorica della collana “Venezia e il suo carnevale” ad opera della Presidente Ambra e a chiudere i lavori arriva l'omaggio floreale alla relatrice Maria Frisina. Poi, tutti nella sala del convivio per le degustazioni dolciarie e l'immancabile brindisi. MedmArte Vi da appuntamento a Sabato 6 Giugno alle 18:00 con: “SMARRITA”, romanzo dell'Autrice Feredica Orsida




"Smarrita" libro di Federica Orsida 6 giugno 2015 

Settimo appuntamento per i salotti letterari  “Frammenti d’Arte 2015”  dell’Associazione culturale MedmArte ,  che ha incontrato la  scrittrice Federica Orsida giovane talento  di Rizziconi , con il suo ultimo lavoro,  “Smarrita”  quarta pubblicazione , dopo un romanzo  e due fantasy  tutti  ambientati  in Egitto. Incontro  ricco di spunti offerti dal lavoro della Orsida,  su tematiche attuali, seppure antiche, che abbraccia il mondo dei giovani e degli adolescenti,  con le loro storie, i loro amori, le loro “ossessioni amorose”.  A proprio agio la giovane protagonista del salotto Federica Orsida , che non ha difficoltà con il suo libro “Smarrita” , a catturare l’attenzione di decine di ospiti,  tra i quali  molti adolescenti , che hanno risposto in modo interessato al tema in questione . La giovane autrice del libro è stata presentata dalla Presidente di MedmArte , Ambra Miglioranzi,  che ne ha tracciato i percorsi più importanti oltre ad un profilo biografico,   raccontando un po’  di Orsida , prima di sondare i  profondi contenuti  del  libro. Si è discusso del rapporto relazionale tra adolescenti quando  sperimentano per la prima volta il vero e ossessionante Amore. I protagonisti del romanzo , Damon  e Sophie , racconta l’Autrice , impersonano  il bene e il male, travolti consapevolmente in una relazione a senso unico , dove il bene catturato emotivamente dal male cerca di reagire e allontanarsi, ma alla fine finisce per cadere sempre nella sua trappola , travolto da  vera passione , raccontata dall’Autrice anche con passaggi che nulla lasciano all’immaginazione . Altro momento “topico” dell’incontro, particolarmente per i ragazzi presenti,  il rapporto che gli adolescenti, di tutte le epoche e di ogni parte del globo,    hanno  con la propria immagine riflessa allo specchio.  Piacersi , sentirsi normale e anche non piacersi, autogiudizi che spesso condizionano il proprio modo di vivere e che può risultare difficile superare, a volte, per chi si affaccia ad affrontare la vita  e le sue problematiche alle prime esperienze. Federica Orsida insomma, con la sua figura minuta , il suo carattere introverso e la sua timida vocina , cattura il pubblico e lo  porta a riflettere e a capire di più il mondo dei nostri giovani. “Frammenti d’Arte”   continua con l’appuntamento di  sabato 13 con l’interessantissima lezione, condotta dallo storico  Prof. Nando Mamone sulla “Bonifica della Piana di Rosarno tra 700’ e 800”. 




"Bonifica della Piana di Rosarno tra 700' e 800' " del Cav. Ferdinando Mamone  13 giugno

Ottavo appuntamento per i salotti letterari,  “Frammenti d’Arte 2015”  dell’Associazione culturale MedmArte ,  che ha visto come protagonista la Piana di Rosarno . Un’interessante viaggio condotto dal Prof Ferdinando Mamone, storico Candidonese,  attraverso i resoconti storici  degli interventi di  bonifica della Piana di Rosarno , che interessano l’insalubre territorio sin  dal secolo 700’ fino ad oggi. Argomentazioni sulla trasformazione del territorio a ridosso del fiume Mesima che si legano, inevitabilmente,  alla Città di Rosarno e quella che oggi è San Ferdinando, che Ambra Miglioranzi,  Presidente di MedmArte, sottolinea   il giusto interesse di un’ampia zona,  troppo spesso dimenticata sotto l’aspetto del piano di Bonifica integrale. Il prof. Mamone è stato presentato dallo storico Ugo Verzì  Borgese,  probabilmente tra i massimi conoscitori di storia locale.  Una sorta di relazione comparata tra resoconti storici e carte del tempo, oltre ad immagini d’epoca, per rappresentare il tracciato del Mesima e di tutti i suoi affluenti, particolarmente nei pressi della foce, dove il pianeggiare del territorio costringeva il fiume in pantani e paludi, rendendo inutilizzabile per l’agricoltura sia il corso d’acqua sia le terre, mancanti di ogni sorta di regimentazione.  Un territorio legato, quindi, nel bene e nel male a quei corsi d’acqua che ne hanno segnato e non solo gli aspetti economici, ma anche sociali e sanitari, per molto tempo causa di flagello malarico, comune a tutte le parti paludose d’Italia.  Sulla trasmissione della malattia si è soffermato il  Dott. Giuseppe Ingegnere illustrando i processi infettivi del Plasmodium malariae, parassiti responsabili rispettivamente della malaria terzana benigna e della malaria quartana, meglio nota come  zanzara della malaria, che ne ha decimato le popolazione. Esempio tangibile, quindi, di come i corsi fluviali abbiano condizionato per secoli la situazione della nostra Città! Situazione che si protrae  fino ai tempi  moderni, quando si avverte ormai la necessità di una bonifica idraulica del territorio in linea con il resto d’Italia. L’intervento di bonifica integrale, con la regimentazione del Mesima, si avvia concretamente nel periodo Fascista. “E’ infatti nel 1929 che Ferdinando ed Emilio Nunziante presentano i progetti esecutivi, d’intesa con la società bonifiche Calabresi, per il completamento della bonifica nell’area di Rosarno reso possibile sulla base della legge del 1923”. Il ruolo determinante della famiglia Nunziante, nel tempo, a tale  imprenditoriale comporta la capitalizzazione dell’intera area da parte dei  Nunziante, avendo un ruolo di fondamentale importanza nella bonifica della Piana di Rosarno,  che avviano il territorio bonificato all’agricoltura, coltivandolo ad ulivi, vite e agrumi.   Molti gli intervenuti all’incontro di storia , tra cui il Prof. Felice Esposito , il Sign. Giovanni Quaranta e Giovanni Mobilia , il direttore del Corriere della Piana Luigi Cordova e molti altri. Soddisfatto il Mamone ha manifestato l’interesse e la disponibilità per altri incontri, specificatamente di storia su Rosarno. 



La Forza dei Fatti 3 dell'On. Giovanni Nucera 20 giugno  

Penultimo appuntamento per i salotti letterari dell’Associazione  MedmArte e i suoi “Frammenti d'Arte 2015”. Il tutto esaurito sul prato verde dell'Associazione Medmea dove, ad intrattenere gli ospiti, galvanizzando anche l'aria circostante, ci ha pensato l'On. Giovanni Nucera politico per passione e merito.. e scrittore per indole. Il penultimo appuntamento si è consumato in una atmosfera di naturale bellezza vista la cornice scelta . Il parco della MedmArte, curato in ogni dettaglio, è stata la cornice inconsueta ma perfetta dove la Presidente Ambra Migliorazzi ha fatto gli onori di casa ripresentando per il secondo anno consecutivo L'On. Nucera. Impresa ardua considerato il lavoro proficuo e ricco di un uomo considerato da molti il Calabrese per i Calabresi. Ad aprire i “lavori” è la splendida Italia Marangoni con la sua voce.” La forza dei fatti 3”, che segue alla forza dei fatti uno e due, è un libro che funge da contenitore per tutti i lavori, impegni e risultanze che l'On. Nucera è riuscito con impegno e dedizione a portare a termine nelle sua ultima legislatura da Consigliere Regionale , ma anche e soprattutto una guida per tutti coloro che aspirano a fare Politica , nel senso nobile della parola . Interessanti sono stati i risultati raggiunti grazie al suo impegno ma ancora più interessanti sono gli argomenti che per varie vicissitudini, spiegate dallo stesso, non hanno preso corpo lasciando spazio, quindi, a tesi e congetture. Molto ha detto sulla macchina politico-amministrativa puntando il dito anche sulla inadeguatezza di alcuni rappresentanti politici regionali, e non. Un dato che non trovando contraddittorio ai fatti non fatti mette in risalto la pochezza della classe dirigente assente o distratta da interessi spesso personali. Moltissime le persone accorse ad ascoltare le parole dell'Onorevole Nucera fra cui studiosi, letterati, amici e molti giovani . Quasi due ore di percorsi politico-amministrativo narrati quasi ininterrottamente, se non dalle domanda della Presidente Miglioranzi o da qualche intervento dei presenti, hanno accompagnato tutti alla consegna degli attestati di benemerenza e al dono del quadro a opera a cura della stessa Presidente. Nel corso del Salotto c’è stata anche la  consegna degli attestati ai ragazzi che hanno aderito al corso di Pittura , Disegno Artistico e Arti Creative  della MedmArte. Angelo Preiti , Giulia Villari e Saida brokjemajkem sono stati  premiati  dall'On. Nucera . Il buio cala sul parco del MedmArte e le luci soffuse e le candele profumante  rendono magico il momento del convivio per suggellare una serata colma di spunti interessanti per il futuro



"I Farauli i Fedro" (Le Favole di Fedro) di Ugo Verzì Borgese 27 giugno

La benemerita Associazione culturale MedmArte, aconclusione delle sue attività periodiche, ha ospitato il prof. Ugo Verzì Borgese. Il noto studioso rosarnese ha intrattenuto il folto pubblico convenuto per l’occasione, illustrando una sua opera letteraria, che se pur datata, mantienela sua freschezza linguistica: ‘I Farauli i Fedro” “Le Favole di Fedro”.Fedro, poeta latino del I sec. d. C., schiavo macedone e poi liberto di Augusto, fu autore di 5 libri di favole icui argomenti di vita quotidiana campestre, richiamavano gli scritti di Esopo,poeta greco (620 a. C. c.a – 560 a. C. c.a).Questa precisazione è necessaria per inquadrare bene quegli antichi scrittoriche, vissuti nell’area sud del Mediterraneo, quindi nella Magna Grecia, hannoattinto a piene mani nella tradizione popolare del loro tempo. Grazie a loro,le favole sono giunte sino a noi e quindi diffuse in tutto l’occidente.Ugo Verzì Borgese, traducendo in un dialetto coloritocalabrese, ma con accento rosarnese, le favole ampiamente diffuse al tempo deinostri antenati, ci restituisce con rimpianto, un mondo tramontato ormai datempo. Egli, tuttavia, precisa che ogni favola contenute nel libro “… servi mu faci arridiri e mu faci japririlocchi ed ‘u ceravedhu a ggenti”.Oggi come ieri, infatti, sono tanti i truffatori e gliarroganti che approfittando dell’ingenuità e a volte dalla dabbenaggine di certepersone, mettono a segno i loro insani propositi.Come non ricordare le favole Il lupo e l’agnello, la cui trasposizione è viva ai nostri tempi; oLa volpe e l’uva, o ancora La volpe e il corvo e via dicendo.In tutte le favole, all’inizio o alla fine, c’è unanota morale esplicativa valevole per tutti i tempi e per tutte quelle personeche nella trama del racconto si riconoscono. L’uomo, pur conoscendo i proprilimiti, ha la presunzione di mettersi alla pari di coloro che per capacitàintellettiva o prestanza fisica non hanno rivali.Sulla scorta di quei brevi, ma incisivi racconti, lasaggezza popolare, ha poi elaborato i proverbi che erano, e lo sono tuttora,vere perle di buonsenso e prudenza.Come non ricordare la “favola” della chioccia con ipulcini d’oro adottata in ogni piccolo centro rurale, o il tesoro dei brigantinascosto in un pozzo a ridosso di un castello diroccato. Per recuperarel’improbabile tesoro composto da oggetti preziosi, ai pretendenti si chiedonoprove temerarie. Tuttavia, c’è sempre qualche credulone, che pensa di riuscirenell’impresa, rimediando invece beffe, delusioni e qualche possibile rovinoso incidente. Alla discussione seguìta alla eccellente interpretazionedi Ugo Verzì, e moderata dalla pittrice Ambra Miglioranzi, Presidentedell’Associazione MedmArte, sono intervenuti il prof. Giovanni Quaranta, ildott. Giovanni Russo - direttore emerito della Biblioteca Comunale diPolistena, e il rosarnese dott. Giuseppe Ingegnere.Tutti in modo corale, hanno evidenziato la necessitàdi ripristinare lo studio nelle Scuole, di quelle favole antiche checostituiscono, non solo un corposo bagaglio culturale, ma un essenziale modellomorale ed educativo.