Frammenti d'Arte 2017

"Principi di Esotismo" dello scrittore Salvatore Lenzo 11 maggio

 

Salvatore Lenzo con il suo ‘Principi di Esonismo’ ha dato il via alla nuova edizione dei salotti letterari “Frammenti d’arte" edizione , promossi dalla Presidente dell’Associazione MedmArte la Pittrice Ambra Miglioranzi e patrocinati dal Comune di Rosarno e dal Consiglio regionale della Calabria , che ormai da cinque anni ci propongono una serie di piacevoli incontri all'insegna della lettura di libri di autori del nostro territorio e non solo.

 

Nel primo incontro tenutosi questo giovedì presso la sede dell'associazione, l’economista siciliano Salvatore Lenzo ha presentato il suo libro, un vero e proprio trattato di economia nel quale, attraverso un excursus storico che parte dal crollo dell'impero romano ai giorni nostri,  spiega  il significato del termine ‘Esonismo', da lui coniato e per il quale ha già fatto richiesta di riconoscimento all'Accademia della Crusca. Dopo la sapiente lettura di alcuni brani del libro a cura di Donatella Tropeano, l’autore ha spiegato che l’Esonismo si contrappone al principio di edonismo-egoismo che sottende tutta l'economia mondiale e che è causa di tutti i problemi economici dall'antichità ad oggi. Ha introdotto il libro e l'autore il direttore responsabile del Videogiornale italiano Salvatore Fazio che ha seguito fin dall'inizio l’evoluzione del libro di Salvatore Lenzo che ha avuto origine dalla pubblicazione nel suo giornale di un articolo dell’economista sulla crisi economica mondiale.

 

Vivace e partecipato è stato il confronto  con il pubblico che si è puntualmente sviluppato dopo le letture e l'introduzione del libro dando vita ad un vero e proprio dibattito che ha toccato svariati punti dall'economia alla politica e al ruolo della  Chiesa nella diffusione di alcuni principi che stanno alla base dell'agire umano.

 

Significativa la scelta dell'immagine della copertina del libro: come ha più volte puntualizzato l'autore “Cristo ha squarciato la storia ma non l’ha penetrata", i valori di Cristo Non sono riusciti a modificare il corso degli eventi storici che è un continuo alternarsi di guerre all'insegna dell'edonismo-egoismo.

 

Presente al salotto  letterario l’Assessore del Comune di Rosarno Caterina La Torre, che dopo i saluti istituzionali, si complimenta per l’iniziativa.

 



"U ricriju ru me' cori'"poesie in vernacolo bagnarese del Poeta Rocco Nassi        18 maggio

 

La seconda serata è stata la volta del poeta Bagnarese Rocco Nassi con la sua raccolta di poesie in vernacolo “U ricriju r’u me’ cori” edito da Salvatore Bellantone. È proprio quest'ultimo ad introdurre l'ultima opera del  poeta e suo maestro di vernacolo Rocco Nassi precisando che il dialetto non deve essere considerato, come ritengono in molti, una lingua volgare che imbruttisce chi la parla, ma va rivalutato perché è la nostra lingua natia, perché vuol dire tornare alle origini, alla storia passata della nostra terra che ha lasciato traccia anche nel dialetto. È sempre ad opera di Bellantone la lettura della prima poesia della serata che è quella che ha dato il titolo alla raccolta. Puntuali e precise le domande che la Presidente dell'Associazione Ambra Miglioranzi ha rivolto al poeta sul messaggio delle sue poesie e sulla motivazione che lo ha spinto ha riscoprire il vernacolo. Secondo Nassi lo studio del dialetto è un mezzo che ci porta a scoprire le nostre origini, chi eravamo e a chi apparteniamo. Il libro vuole essere anche un messaggio alle nuove generazioni affinché i nostri dialetti non vadano persi e un invito a liberarsi del senso di vergogna che attanaglia noi meridionali. Fondamentale per Nassi è lo studio del dialetto e la rivalutazione degli scrittori calabresi nelle scuole. Lo stesso poeta ha collaborato con varie scuole per diffondere la cultura del vernacolo e lo stesso libro è patrocinato dall’ Ì.C. “Ugo Foscolo” di Bagnara Calabra e sarà inserito nell'ambito del progetto formativo “ DialettiAMO" che ha come scopo la salvaguardia delle tradizioni locali e del dialetto Bagnarese.

 

Tra le poesie lette particolarmente significativa “ Terra mia" scritta dal poeta al rientro da una manifestazione di poesia a Tropea che affascinato dal paesaggio dedica un inno alla bellezza della nostra terra. Solo l'amore per la nostra terra e la rivalutazione della bellezza del nostro territorio può essere la strada per la rinascita della Calabria. Messaggio questo che lo stesso Nassi ha portato più volte nelle scuole per dire ai ragazzi di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di uscire da quel senso di inadeguatezza insegnando loro l'amore per la nostra terra.

 

Bellissima anche la poesia che ha concluso la serata “A bagnarota”, dedicata alla figura quasi mitologica della donna bagnarese forte e instancabile lavoratrice.

 

La lettura delle poesie è stata intervallata dalla piacevole esibizione canora di due allieve della classe di canto dell’Accademia Musicale Medmea di Rosarno, Elena Idà e Rita Restuccia, dirette dell'insegnante Tekla De Marco.

 

Piacevole e frizzante il confronto con il pubblico sulle tematiche introdotte dalle poesie quali l'educazione dei figli e l'uso smodato delle moderne tecnologie che invece di avvicinare  allontanano i giovani dal mondo reale. Tra il pubblico presente anche il prof. Salvatore Facciolo, e Ugo Verzì Borgese.

 



"Una Malattia per Amica" condotta dalla Dott.ssa Lorena Muzzupappa      25 maggio

 

È la Dott.ssa Lorena Muzzupappa la protagonista del terzo incontro della stagione dei salotti letterari Frammenti d'Arte edizione 2017 a cura dell'Associazione MedmArte.

 

“Una Malattia per Amica” - percorsi di fame e solitudine - è il titolo del suo intervento con il quale ha illustrato la triste realtà di molte ragazze che sono affette da anoressia, una malattia di natura psicologica che colpisce prevalentemente le donne. La dottoressa, attraverso interventi di ragazze anoressiche postati su blog e forum appositamente dedicati, ci ha portato alla scoperta di un vero e proprio mondo, quasi di una organizzazione nascosta di cui queste ragazze fanno parte il cui scopo non è solo quello di  scambiarsi pareri e raccontarsi esperienze,  ma soprattutto darsi sostegno reciproco nella resistenza ai morsi della fame, il loro principale nemico. Attraverso una serie di regole ben precise, di comandamenti dettati dalla dea Ana ( da cui il nome anoressia) e l'utilizzo di segni di riconoscimento, le ragazze che entrano in questa spirale formano un gruppo compatto,  al quale tra l'altro è difficile accedere se non si seguono pedissequamente i loro principi. Molto toccanti sono state le immagini dei corpi di donne affette da anoressia le quali, per un malessere di natura sociale,psicologica o familiare non sono mai contente del loro aspetto esteriore e cercano di raggiungere un proprio ideale di bellezza che molto spesso le porta alla morte. La Dottoressa ha comunque voluto concludere il suo intervento con un messaggio positivo e di speranza: dall'anoressia si può guarire attraverso un percorso terapeutico che prevede il coinvolgimento di tutta la famiglia e il sostegno di medici e psicologi. A conclusione il dibattito con il pubblico numeroso tra il quale anche il capo gruppo di maggioranza dell’Amministrazione Comunale Pasquale Papaianni.

 



"Con ali di Vento" Lirica in memoria di Giuseppe Verzì , di Ugo Verzì Borgese , 31 maggio